Il burnout da lavoro è un termine sempre più diffuso, soprattutto negli ultimi anni, a partire dal 2020. Ma cos’è realmente e quali possono essere le soluzioni da adottare quando ci si sente sopraffatti?
Il burnout lavorativo è diventato una realtà comune per moltissime persone, e il numero dei casi è in costante crescita. È fondamentale capire quando è il momento di dire basta. Nessuno è escluso: il burnout può colpire chiunque, all’improvviso. E no, lo schermo del nostro cellulare non è la distrazione giusta. Abbiamo bisogno di un vero distacco dalla quotidianità e da quel flusso costante di informazioni che riceviamo tramite social e internet.
Il burnout si manifesta con stanchezza mentale e fisica, difficoltà di concentrazione, apatia, irritabilità e una sensazione di vuoto anche dopo una giornata intera di impegni. Il primo passo per contrastarlo è riconoscerlo, e il secondo è darsi il permesso di rallentare.
Negli ultimi anni si sono diffusi hobby e attività pensati per rilassarsi, come lo yoga, la meditazione o i lavori manuali come pittura e ceramica. Ma c’è anche un’attività spesso sottovalutata, semplice ed efficace: fare un puzzle.
Realizzare un puzzle è considerato una delle migliori forme di distrazione per chi desidera davvero abbandonarsi al “fare nulla”. È dimostrato che questa attività rilassa la mente e stimola le funzioni cognitive. Riporta il cervello in una modalità lenta, concentrata, senza notifiche, scadenze o pressioni. Incastrare un pezzo dopo l’altro stimola il pensiero logico in modo rilassato, assorbendoti senza stressarti.
Fare un puzzle, infatti, non richiede:
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spese economiche eccessive
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sforzi fisici, lo puoi fare anche dal divano
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pressioni o competizioni
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compagnia, perché puoi farlo anche da solo
Ti aiuterà a staccare davvero la mente dal lavoro, ridurre l’ansia, ritrovare gratificazione e allenare la pazienza e la presenza mentale.
👉 Scegli il puzzle che ti ispira di più, metti in pausa tutto il resto e regalati un momento solo per te.
